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  Ciao a tutti
Inviato da: Reisel1 - 05-09-2022, 23:24 - Forum: Generale - Risposte (6)

finalmente finalmente e stra finalmente ho il pc nuovo yuppieeeeee

predator helios 300 non solo mi porta su marte ma fa anche il caffè Smile

tra qualche giorno provo a reinstallare nwn2 qui sopra

2 domande....

1) potreste darmi link forum per patchare il gioco con i vari programmi etc etc

2) e se posso fare copia ed incolla della cartella del gioco vecchio pc sul nuovo per non scaricare mille mila gb di aggiornamenti

grazie

poi per tornare a giocare assiduamente mi ci vorrà un altro pochino di tempo ma per lo meno un bel passo avanti è stato fatto

grazie per le risposte e ci rivediamo prestissimo

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  [DM Ignem] il Dragone Nero
Inviato da: Askelaad - 04-09-2022, 17:07 - Forum: Quest e Autoquest - Nessuna risposta

Dervel fissava le dita della mano sinistra, ancora intorpidite... le muoveva con cautela, saggiandone la forza, seduto nello Studio della Forgia Arner...

Nella sua mente ancora così vividi il dolore, l'agonia provata, la rabbia... un sentimento che difficilmente lo attanagliava come era capitato in quell'occasione...

Show Contentcolonna sonora consigliata XD:


Un'esplorazione iniziata come tante... una ricerca che poteva rivelarsi pericolosa, ma nessuno dei presenti si sarebbe aspettato un simile epilogo...
Il Pixie era un vecchio amico degli avventurieri, per quanto scapestrato non c'era da aspettarsi che facesse rischiare loro la vita per qualcosa di tanto futile, un fiore... un semplice ma raro fiore per riconquistare la sua compagna...

Gli orrori della Foresta, ormai permeata dagli abomini del Reame Remoto, erano una sfida per chiunque si avventurava nel folto degli alberi, piante deformate, mutate, copie da incubo delle creazioni naturali ricoprivano ogni roccia, aculei rossi spuntavano dal terreno, uccidendo in brevi istanti le povere creature ancora non corrotte che avevano la sfortuna di avvicinarvisi...

Enormi fiori sfruttavano l'eco del vento per generare una musica che attirava i malcapitati incapaci di resistervi, per poi essere dilaniati da orribili tentacoli che fuoriuscivano dal terreno, la cui marcescenza era ben diversa dalla naturale decomposizione, elemento del ciclo naturale...
Ben poche cose erano rimaste di "naturali" in quell'ambiente, la Corruzione del Reame Remoto era fuori controllo, gli avventurieri se ne resero conto molto più a fondo che nei mesi precedenti, dove altre faccende avevano occupato i loro pensieri e le loro giornate, gli Abomini avevano conquistato una fetta fin troppo ampia di quello che una volta era un luogo di selvaggia forza e bellezza, pericoloso, certo, ma nel modo in cui lo sarebbe dovuto essere... certo non così... Attraverso la forza e l'Arte il gruppo riuscì ad oltrepassare quelle minacce da incubo...

[Immagine: XiIGHMtJN5a8xtlHjbnjlS0HSL5f5nLcrbNYT0v2...nhu68=w600]

Solo giunti oltre il confine della Foresta, con la Palude che si estendeva di fronte a loro, poterono notare come la Corruzione del Reame Remoto era in qualche modo arginata...

Ciò non rendeva l'ambiente meno ostile, ogni sorta di creatura strisciante, viscida e raccapricciante pareva vedere in loro un facile pasto, seppur molte si resero conto, troppo tardi, dell'errore fatto, venendo abbattute...

Quando finalmente sembrava che fossero vicini al loro obiettivo, secondo la valutazione del Druido Jassin, un gruppo di lucertoloidi li assaltò.
Non erano una banda di scapestrati o i membri di una semplice tribù di ronda, guerrieri ed incantatori eccezionali mostrarono subito la loro netta superiorità in combattimento, come un'ondata si abbatterono sul gruppo, i cui membri, uno dopo l'altro, vennero feriti gravemente ed immobilizzati, solo Jassin, probabilmente quello più a suo agio in tale ambiente, riuscì a sfuggire all'assalto, trasformandosi in un piccolo serpente e passando inosservato, per poi seguire la banda di rettili che, dopo averli legati, portava via i suoi compagni...



Quando le cure di quelle creature li fecero riprendere, si trovarono appesi a dei pali, sospesi da terra, attorno a loro molte creature dallo sguardo gelido e famelico li fissavano.
Erano stati posti di fronte all'ingresso una grotta, le parole di quello che sembrava il capo del gruppo assalitore riecheggiarono nella testa dolorante del giovane mago...

"abbiamo portato i prigionieri... Padrone..."

La lingua usata era quella dei Draghi, nulla di troppo sorprendente per esseri simili, ma il ruggito che seguì in risposta a quella frase fece gelare il sangue a molti dei presenti... sicuramente al Mago delle Lame...

Un uomo, bruno e dal fisico aciutto ma possente, uscì dalla grotta, gli occhi neri come la pece, la sua sola presenza mise tutti a disagio, in molti intuirono che non si trattava certo di un comune essere umano...

Chiese loro perchè avevano invaso il suo dominio, per quanto si sforzassero di spiegare che la verità era la banale ricerca di un fiore per un folletto, quell'uomo pareva non credere ad una sola parola, Dervel lo fissava, senza mai abbassare lo sguardo, ribadendo le loro ragioni e che non avevano intenzione di disturbarlo o di invadere alcun dominio, se ne sarebbero andati volentieri senza mai fare ritorno, se ne avessero avuto l'occasione...

Probabilmente le parole del mago suscitarono una reazione in quell'essere, non certo quella sperata, dato che prese il fabbro sollevandolo con una sola mano, con una forza chiaramente sovrumana, per poi strappargli il braccio sinistro con un solo gesto e gettarlo ad uno dei suoi sottoposti...

Un urlo soffocato, quasi un ringhio di rabbia e dolore, scaturì dal giovane, che si dimenava furiosamente, ma era totalmente impotente nella stretta di quella creatura, una lunga lingua uscì dalla sua bocca, passando sulla ferita che sanguinava copiosamente, un rumore sinistro ed agghiacciante coprì le urla del giovane mentre l'acido quasi cauterizzava la ferita rallentando il dissanguamento.
Il respiro del mago era spezzato dai fremiti di dolore, la rabbia per la sua impotenza di fronte a tale essere era l'unica cosa che gli impediva di perdere conoscenza, fissando la creatura negli occhi, trattenendo a stento le urla che il suo corpo straziato avrebbe emesso.

Incapace di muoversi e contorto dal dolore, il mondo attorno a lui sbiadiva, i suoni erano ovattati, percepì gli stralci della conversazione di quella creatura con i suoi compagni, la quale disse loro che non avevano alcun modo per rimediare al torto che gli era stato fatto, ma che avrebbero potuto ripagarlo, la punta del suo indice si allungò fino a formare un lungo artiglio, con il quale incise sulla fronte di Dervel un sigillo arcano, quel dolore tolse per un istante il mago dal torpore in cui stava scivolando, facendolo nuovamente quasi ringhiare dalla sofferenza, per poi essere lasciato, capitolando a terra senza più forze, contorto ed ansimante.

I ricordi a quel punto erano più confusi, sapeva che il suo braccio era stato ridato ai suoi compagni e che l'essere si era posto al centro di un enorme spiazzo di fronte all'insediamento... per poi mutare... diventando sempre più grande e deformando la forma con cui l'avevano visto fino a quel momento

[Immagine: 4e-black-dragon.webp]

Anche nella confusione che era la sua mente in quel momento, Dervel capì che si trattava del drago più grande e potente che avesse mai visto, sicuramente più antico della maggior parte dei suoi simili.

L'enorme essere riportò tutto il gruppo nei pressi della fungaia, dove vennero prestate le prime cure e una splendida driade riuscì a calmare i dolori del giovane, permettendo alla sua mente di tornare quasi lucida, mentre non potè fare a meno di indugiare sulla visione del suo corpo tanto vicino...

Grazie ad una pergamena data a Sophie, il suo braccio si sarebbe conservato abbastanza da essere riattaccato, per quanto per il sigillo posto sulla sua fronte, resosi impercettibile senza mezzi magici pochi istanti dopo che era stato posto, pareva che nessuna delle loro conoscenze sarebbe stato in grado di rimuoverlo...

Il viaggio di ritorno ad Hillsfar fu arduo e travagliato per Dervel, il quale era scosso dai dolori e a malapena riusciva a camminare.
Il Sacerdote del Tempio di Tempus fu in grado di riattaccare l'arto mozzato, la pena per quell'incantesimo, seppur così breve, era pari a quella provata quando era stato strappato dal resto del corpo...

Il pagamento per quella cura fu una missione che avrebbe dovuto svolgere per il Tempio e, sostanzialmente, tutto il denaro che il mago aveva, questo avrebbe sicuramente impedito le migliorie che aveva in mente per la Forgia, ma senza un braccio avrebbe potuto fare ben poco, perciò a malincuore dovette pagare fino all'ultima moneta...


Ora non poteva far altro che attendere che la Costrizione che quel Drago gli aveva posto si attivasse... 

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  [DM Ignem] Lettere Ronli, Ender, Laima, Sophie, Zynira, e alla gilda di avventurieri
Inviato da: Sio - 03-09-2022, 16:10 - Forum: Lettere - Nessuna risposta

Una lettera riportante il sigillo di Tyr viene recapitata a tutti coloro che hanno combattuto a Oakengroove e che si sono prodigati a combattere il reame remoto. Una copia viene recapitata per conoscenza anche a Nashan qualora volesse estendere l'invito anche ad altri avventurieri. (Spero di non aver dimenticato nessuno tra i destinatari)

[Immagine: tyr-07.jpg]

"Caro XX,

dopo la nostra piccola vittoria ad Oakengroove e dopo i contatti stabiliti a Peldan's Helm, vorrei riunirmi  alla gilda con tutte le persone coinvolte per aggiornarci sulla questione e andare avanti nel combattere il reame remoto.

Vi aspetto il giorno X alla gilda degli avventurieri.
Vi ricordo che il tempo stringe e non abbiamo molto tempo per agire prima che sia troppo tardi.

Charles Noymann, solenne fratello di Tyr."


(Così diamo tempo ad Ignem di rispondere ai PM e poi ci organizziamo qui http://www.raccontidellevalli.eu/forum/s...946&page=2)

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  [DM Q] incontro con il fratello
Inviato da: delmuu76 - 29-08-2022, 18:47 - Forum: Generale - Risposte (5)

Per i coinvolti con maximilian


Quando possiamo organizzare?
Q quando ci sei?

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  [DM Q]Affari di famiglia
Inviato da: delmuu76 - 29-08-2022, 18:45 - Forum: Quest e Autoquest - Nessuna risposta

Maximilian isapeva che il piano di Mastro Tharmyr avrebbe sbloccato la situazione.
I sospetti che il padre di Asher intendesse tornare a Hillsfar e riprendere possesso dei suoi averi sembrava palese.
Ma perchè? rivalsa? prestigio?

Anche gli aguzzini di suo fratello sembravano poco interessati ai soldi, quanto alla proprietà.
Lavoravano per lui quindi? ma perche?


Avrebbero dovuto attuare il piano al piu presto.

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  [DM ?] Al Magister Starmouth
Inviato da: TheBerserk - 24-08-2022, 21:06 - Forum: Lettere ai PNG - Risposte (1)

Stimato Magister Starmouth, 

sono Asher Hargrave, vi scrivo una missiva per chiedervi la possibilità di organizzare dei giochi per la festività della Liberazione. 

La particolarità è che questi giochi dovrebbero essere il meno violenti possibile, per richiesta degli organizzatori. Vorrei parlarne direttamente con voi se vorrete concedermi parte del vostro tempo.

Saluti, 

Asher Hargrave

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  [L] Per Daphne
Inviato da: TheBerserk - 24-08-2022, 21:02 - Forum: Lettere - Nessuna risposta

Una missiva viene recapitata presso la sede del giornale cittadino:

"I miei saluti Daphne, 

Raphael a quanto pare è incaricato di organizzare attrazioni per la festa della Liberazione, e una possibile potrebbe essere una rappresentazione mediante la magia. 

Potremmo parlarne meglio di persona, magari presso la Torre, assieme ad eventuali altri partecipanti.

Asher Hargrave"

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  [AQ] Lezioni di Nanico
Inviato da: Askelaad - 23-08-2022, 12:00 - Forum: Quest e Autoquest - Nessuna risposta

Il mago delle lame si avvicinava a quella che sembrava più la casa di un ricco mercante che un negozio.
Nel mezzo della Piazza del Mercato di Hillsfar, la grande insegna del Nano Dorato non passava certo inosservata, l'ingresso era ampio e, seppur non enorme, comunicava l'imponenza dell'architettura nanica, all'interno due grandi sale ricche di banconi erano accessibili alla clientela.


Armi di ogni foggia decoravano le pareti, banchi espositori ricchi di gemme, gioielli e stoffe pregiate attiravano inevitabilmente lo sguardo, il luogo era sobrio ma davvero ricco, il giovane mago notava l'enorme differenza tra quel negozio, più simile ad un museo che ad una bottega, e la forgia che gestiva...

Ma Dervel non si trovava li per paragoni o per motivi commerciali, Mastro Tharmyr aveva accettato di spendere un po' del suo tempo con lui per dargli una base della lingua del suo popolo, il mago riteneva una mancanza personale il non essere in grado di comunicare senza mezzi magici con i rappresentanti di una razza così affascinante ed abile nella forgiatura e nella realizzazione di oggetti, si era quindi attivamente applicato per comprenderne la grammatica e la pronuncia, per quanto fosse una lingua ben differente dalle altre da lui studiate.

Le lezioni si svolgevano sulla base dei caratteri runici di quella lingua, quella per Dervel era la parte facile, lo studio delle rune gli riusciva piuttosto bene.
La pronuncia era altra cosa, molti dei suoni caratteristici di quella lingua erano, per un umano, dei versi gutturali, per i quali aveva bisogno di molto più allenamento di quanto avrebbe immaginato, ma Mastro Tharmyr era un insegnante più comprensivo di quanto si sarebbe aspettato e lo stava istruendo facendogli fare pratica...

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  Regolamento "sott'acqua"
Inviato da: DM Ignem - 16-08-2022, 21:41 - Forum: Guide Server - Risposte (1)

In caso di quest che avvengano in ambiente acquatico ci sono due regole da rispettare:
1-per poter sopravvivere serve l'incantesimo "respirare sott'acqua" (o effetti simili). Senza di esso il personaggio soffoca dopo pochi round
2-per poter muoversi senza impedimento serve l'incantesimo "libertà di movimento" (o effetti simili). Senza di esso il personaggio non riesce a muoversi come vorrebbe/a combattere sott'acqua.

Visto che, per ora, non sono implementati degli script che vanno a controllare la presenza di questi due incantesimi (tranne in un dungeon, ora dismesso), qualora ci siano quest sottomarine è richiesto ai personaggi di procurarsi i due incanti. Se questo non è possibile, la giocata in ambiente sottomarino non potrà essere fatta.

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  [DM Q] La minaccia degli Orchi
Inviato da: Askelaad - 15-08-2022, 17:30 - Forum: Quest e Autoquest - Risposte (4)

"Dannazione... devo diventare più forte... devo migliorare... non posso permettermi di essere un peso..."

[Immagine: ozc-O1h9CeMb0zutKziZrAd8kw1Jp6aekLiJpMdC...32073dc096]

Il giovane mago stava cercando di richiamare le sue lame di forza, stringendo una spada corta da allenamento, ciò che era accaduto in quella grotta lo aveva posto di fronte alla sua inadeguatezza, era ancora giovane ed il suo addestramento non era ancora completo, aveva appena mosso i primi passi nella Via che unisce Spada e Magia, tuttavia non poteva fare a meno di ripensare a come fosse caduto sotto i colpi di quegli ogre...

Era sfuggito all'attacco rendendosi invisibile, Maximilian era caduto prima di lui, aveva avuto la possibilità di salvarlo ma aveva fallito, trovandosi circondato le sue difese non ressero che per qualche secondo contro quegli enormi esseri brutali...

La loro misericordia salvò loro la vita però in quell'occasione, durante l'esplorazione, prima della loro caduta, incontrarono una femmina di orco mutilata e torturata...
Grazie alla magia Dervel riuscì a comunicare con lei, pare fosse stata attaccata con la sua scorta mentre andava a congiungersi col suo compagno, innumerevoli cadaveri di suoi simili giacevano sul terreno di quella fredda grotta, chiedeva di essere curata dalle orribili ferite che le erano state inflitte, i due decisero di risparmiare quell'essere vedendolo in quelle misere condizioni, a patto che lei ed il suo clan se ne andassero da quelle terre senza creare problemi o danni alla popolazione...
Lei accettò, non che avesse molta scelta in quella occasione, dopo essere stata curata si allontanò, con una risata gutturale che era tutt'altro che rassicurante.

Ma ciò che fecero salvò loro la vita, il mago ed il sacerdote vennero presi dagli altri ogre che occupavano quella caverna, affamati, torturati, le loro gambe spezzate per evitare qualunque tentativo di fuga, incatenati alle pareti, inermi mentre potevano solo udire i versi osceni di quelle creature che si cibavano solo gli dei sanno di cosa...
Il tempo passò lentamente, parve infinito, presto sarebbero stati divorati come altri prima di loro, questa certezza si fece largo nelle loro menti, Dervel tentava di raccogliere le sue ultime energie arcane per un disperato tentativo di fuga, quando i suoni di una battaglia li destarono da quello stato comatoso in cui versavano ormai da ore...

Dervel potè ricordare ben poco di ciò che accadde dopo, solo la sensazione di essere trascinato via, le voci cupe e gutturali che discutevano animatamente, senza che lui potesse comprenderle...

Poi il risveglio

Maximilian era accanto a lui, già ripreso, mentre il mago si alzava a fatica, le ferite erano state curate, benchè le cicatrici fossero ancora ben visibili, erano circondati da orchi ben armati, tra di loro spiccava una femmina, i cui tratti vennero riconosciuti dai due dopo qualche istante

Zorila, figlia di Vraghn, del Clan Spaccacrani, totalmente ripresa in tutta la sua imponenza, li guardava con occhi beffardi

Notando come i due non fossero più in grado di comprendere le sue parole fece avanzare un altro orco che tradusse le sue parole...

Il debito che aveva nei loro confronti era saldato, ora avrebbero fatto ciò che volevano, la vita dei due era salva, ma se si fossero messi in mezzo sarebbero stati trucidati come qualunque altro sciocco.
Vani furono i tentativi di Dervel di ragionare, che il loro clan rischiava di essere preso di mira da soldati professionisti ed avventurieri ben più abili di loro due, ormai la scelta degli orchi era presa, si limitarono a scortarli fino al limitare dei boschi a sud di Hillsfar, offrendo acqua mista a sangue e carne che definirono umana, i due, nonostante i morsi della fame e della sete per il digiuno durato giorni, non poterono nurtrirsi per ovvie ragioni...

Allertate le autorità locali ci si sarebbe preparati a scacciare questi orchi. il debito era saldato... da entrambe le parti... ora nulla li legava ed erano tornati ad essere nemici, che avrebbero incrociato le armi alla prima occasione.

"Devo essere pronto per quando accadrà..."

Una lama di pura forza si piantò nel bersaglio di fronte a lui, il giovane mago riprendeva fiato...

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