*Leonides fa consegnare una missiva presso la sede dei trovatori, indirizzata a Julius dei Trovatori.*

Messer Julius dei Trovatori,
sono Leonides, avendo già avuto modo di conoscerci in svariate occasioni, tra cui la battaglia presso Essembra e per ultimo l'eroico scontro nel fortino nelle Terre delle Bestie contro l'orda di bugbear. Mi sono deciso a sottoporre a Voi ed ai Trovatori la mia candidatura come membro della Vostra compagnia.
Ho maturato questa scelta avendo visto in Voi, durante gli scontri al Vostro fianco, l'ardente fuoco della battaglia che da sempre arde nel mio petto come nel Vostro. Inoltre mi sono trovato bene anche con gli altri membri della Vostra Compagnia sin'ora.  Pertanto, cercando io un gruppo solido dove far valere le mie doti di combattente e militare, vi sottopongo questa mia richiesta.
Al momento risiedo nella locanda del Cervo ad Ashabenford.
Nell'attesa di una Vostra risposta Vi porgo i miei rispettosi saluti.
Possano il Cavaliere Rosso e Tempus guidare i Vostri passi e quelli dei Vostri compagni nei giorni a venire.

In fede
Leonides

Cristopher, 

ho una via per aiutare quel ragazzo. Un tentativo quasi folle, ma è l'ultima carta da giocare. 
Tuttavia, potrebbe non piacerti affatto ciò che dovremo fare perchè credo vada contro i tuoi principi, ma non voglio tramare alle spalle di un amico: spero riuscirai ad essere di vedute più ampie rispetto ad Annette e starai dalla mia parte anche stavolta, nonostante tutto. 

Non è saggio parlarne per lettera: quando puoi raggiungimi ad Essembra. 
Alla cerimonia di Lord Ilmeth dovrei incontrare Ethan, ma se lo incontri prima di me accennagli che desidero parlargli. Non farne parola con altri: ce la sbigheremo da soli noi tre, la Brigata. Meno si saprà in giro di questa cosa e meglio sarà. 

A.

Velyahn, sono dovuto partire per Essembra.

Ho scoperto cose importanti, forse c'è ancora una via per aiutare il ragazzo.  Un tentativo folle, ma è tutto ciò che ci resta. Mi dispiace non poterti rivelare di più  al momento ma di questa storia meno se ne parlerà e meglio sarà per tutti.  Spero di riportare informazioni utili.

C'è un'altra faccenda di cui occuparci, però.
Avevi ragione: E. ha un amuleto ma non sa cosa sia, gli hanno detto di indossarlo e lui ha ubbidito, fa parte del suo contratto.
Quel poveretto ha una sorta di maledizione: se rivela troppo prova dolore, al punto da fargli comparire delle ferite profonde dal nulla. Credo che qualcosa di simile sia stato fatto anche sul ragazzo. Anche la nonna ha un amuleto di qualche tipo. 


Pensi sia possibile fare qualcosa per E. ? Non credo che corra un qualche pericolo, finchè non rivela informazioni.  Tuttavia , vorrei aiutarlo, ma io sono inutile con le magie. Se ti riuscisse di capire qualcosa su questo incanto di cui è vittima te ne sarei grato. Ma un'eventuale vera e propria "guarigione" di E. dovrà aspettare la fine della storia: se agissimo ora annullando l'incanto desteremmo troppi sospetti. Tutto in apparenza deve restare normale.
Mi raccomando: nessuno, eccetto Rei, sa di questa cosa. Valuta tu da chi farti aiutare, ma categoricamente questa informazione deve restare riservata, o E. potrebbe rischiare non solo il posto di lavoro, ma anche la vita. Annette potrebbe essere di grande aiuto, ma non credo sia possibile ottenere il suo aiuto senza rivelarle dettagli.

Un'altra cosa: la divinità è Milil,  è confermato. Ho chiesto ad Annette di cercare di contattare un loro tempio:  forse potrebbe giovarsi del tuo aiuto , magari tu riesci a farla ragionare.

A.

PS: distruggi la lettera.

*affisso davanti al mercato chiuso e alle locande di Ashabenford*
compro.

argento alchemico = 100 monete 
ferro febbrile = 50 monete
dlarum = 80 monete
ferro freddo = 80 monete


cerco anche oggetti magici che possano aiutarmi alla forgia 

Potete trovarmi alla locanda di Ashabenford "Il Cervo Bianco". Chiedete di Kate Frostwind.

Sono Shedrimnes,
ti scrivo per chiederti di incontrare Leliana, una maga bionda, una mia amica, quella di cui ti accennai a Myth Drannor, il giorno X all'ora X in piazza ad Ashabenford.
Le cose hanno preso una pessima piega mentre passeggiavate sui Picchi purtroppo, Leliana aggiungerà la parte mancante al racconto in caso non ci vedremo prima noi in un momento di pace.

*Due bigliettini vengono lasciati ai Sei Scudi per entrambe le ragazze, volutamente vaghi*

"Me ne devo tirare fuori, fate attenzione.

Shedrimnes"

Salute a voi, comandante.

Vi scrivo per chiedervi l'autorizzazione per organizzare un torneo in occasione dell'ormai imminente solstizio d'estate del 20 di Kythorn. Non so se organizzare queste cose richieda o no un permesso, ma non essendo pratico delle leggi di voi umani preferisco essere cauto.

Il torneo che vorrei organizzare comprenderà tre prove:

- una sfida a cavallo, da Peldan's Helm ad Elven Crossing e ritorno, passando per le campagne. Sono vie sicure e poco trafficate, i partecipanti non arrecheranno disturbo a chi percorre la strada del Mare della Luna e non correranno rischi (non più di chiunque altro percorra normalmente quelle vie secondarie, almeno).  Non posso garantire che qualche partecipante non finirà per perdersi, ma sarà mia premura affiggere gli annunci per tempo, in modo che chiunque potrà studiare il percorso

- una gara di lotta con armi innocue - magari in una modalità diversa dal solito: una grande mischia a squadre, una gara di cattura dello stendardo o qualcosa di simile, in base al numero dei partecipanti. Le terre tra Ashabenford ed Elven Crossing mi sembrano adatte ad organizzare una sfida del genere

- una gara di tiro con l'arco, fuori le mura di Elven Crossing

Il torneo sarà organizzato in occasione del solstizio ma le prove si svolgeranno nell'arco di più giorni, per rendere le cose più facili da organizzare. Sarà aperto a tutti coloro che vorranno partecipare, milizie e gilde mercenarie comprese, ed il premio per ciascuna sfida sarà offerto da me. 

Se i lavori ad Elven Crossing per la sede della gilda fondata da Ethan Dundragon dovessero procedere spediti, l'inaugurazione della sede potrebbe essere una buona occasione per celebrare i vincitori, visto che il bardo Nightsong mi ha detto che ha in programma un'esibizione per l'occasione.

Attendo vostre notizie a riguardo.

Con rispetto

Amarthion

Una lettera per Kate, al Cervo Bianco di Ashabenford.

"Salve Kate,

Ariah, la raminga di Mielikki, desiderebbe parlare con te di alcune faccende legate alle tue eccezionali doti da incantatrice, e sinceramente anch'io. Ti aspetterò alla locanda in giorno XX. Sarà anche un'occasione per conoscerci meglio, visto che, nonostante tutto il mio nascondermi in giro, in qualità di Paggia ho accettato di farti da guardia del corpo e sbrigare le faccende più noiose.
Buon qualsiasi cosa tu stia facendo, a presto.

Imparare il celestiale sembrava una buona idea, un allenamento per la mente e un modo per passare piu' tempo con Narumar. Poco si aspettava che sarebbe stata un'impresa piu' complicata che giocare a dadi con il fato nel tentativo di salvare l'antica Netheril.

Il primo arduo passo fu recarsi al tempio della Triade per chiedere le copie di alcuni libri sull'argomento e tutto ando' meglio del previsto: incontro' assieme a Velyahn la sacerdotessa Mathlin che fu molto disponibile nei loro confronti, invitandole anche studiare nella biblioteca qualora ne avessero avuto bisogno.

Una volta finite le preparazioni fu il momento di iniziare le lezioni vere e proprie ma la prima importante scoperta che fece Eitinel fu che utilizzare le stanze di una qualsiasi locanda come aula studio non funzionava altrettanto bene quando non era sola… ciònonostante impiego' per rendersene conto molti piu' tentativi di quanto fosse realmente necessario.

Saltuariamente incontrava l'elfa dai capelli rossi per confrontare i loro progressi e prendere consapevolezza di quanto tragicamente stesse rimanendo indietro, durante quelle brevi chiacchierate cercava di assimilare qualche nozione.

L'accademia di Elvencrossing sembrava un luogo dove si raggiungevano risultati quindi Eitinel e l'Aasimar si presentarono da Marcus chiedendogli un luogo dove studiare. Il maestro dopo averli scrutati da capo a piedi per qualche istante gli disse con tutta la cortesia in suo possesso di levarsi dalle scatole che la sua era una scuola seria.

Contro ogni logica ma a corto di idee si rivolse anche ad Urdo solo per scoprire, in mezzo alle risposte deliranti dell'hin, che i temuti Paggi delle Valli maestri di mille Arti non avevano mai avuto una sede.

Dopo aver fatto mente locale e vagliato le persone affidabili che conosceva provo' a chiedere l'aiuto di Xenia narrandole tutto delle sue disavventure, la mora non riusciva a smettere di ridere e l'unica cosa che le cavo' fu che sembrava soddisfatta di tutta l'attivita' fisica della druida.
Non fu per niente d'aiuto.

Ormai agli sgoccioli e temendo l'inevitabile giunse alla rivelazione che se un discendente di un celestiale non riusciva a insegnarle forse uno originale lo avrebbe fatto. Risoluta provo' a sfruttare i suoi poteri ed evocare un'entita' pura direttamente dai piani superiori… purtroppo cio' si limitava a lupi, cinghiali o tassi ma questo non la fece demordere, era una druida del resto in grado di parlare con ogni genere di animale.
L'esperimento falli' miseramente e naturalmente la colpa era del carattere altezzoso e snob del tasso che si rifiutava di risponderle nonostante l'oggettiva propensione all'insegnamento delle lingue che l'illuminata bestia pareva avere.

Si rassegno' infine a seguire il consiglio di Annette, impiego' un'intera mattinata a convincere il bardo ad accettare di studiare nella biblioteca del tempio e si diressero la' nel primo pomeriggio dopo un pranzo abbondante. Le statue degli Dei della Triade incombevano su di loro serie e severe quanto gli sguardi dei sacerdoti piu' anziani che li trapassavano in cerca dei loro piu' oscuri peccati.
Tutto sembrava andare per il meglio finche' verso il tramonto tutti i novizi iniziarono a defilarsi dalla biblioteca per le preghiere del vespro comuni a tutte le divinita' triadiche (l'ho visto sul manuale!), lasciandoli soli al che nemmeno la santita' di quelle mura e la sacralita' di quelle sale riusci' a calmare i bollenti spiriti dei due giovani virgulti ne' ad impedire l'ennesimo fallimento lungo l'impervia strada dell'apprendimento. Solo Tymo Sune fece si che non venissero scoperti e cacciati a pedate.

Alla fine dovette rassegnarsi a chiedere aiuto ad Annette, che l'aveva offerto in primo luogo, Ivor, come suggerito da Velyahn, e Nashan, che era stato sufficientemente sfortunato da farsi sentire mentre lo parlava.
E infine dopo lunghe settimane iniziava ad articolare qualche frase sensata.